Eccomi alle sei e mezzo del mattino (l'orologio di Splinder è sempre sfalsato), anche se sono in piedi da un'ora. La solita insonnia chimica. La casa è in silenzio, il Power è in trasferta, Papigà è appena uscito e Max ed Amy hanno già risolto le loro questioni mattutine (la classica oretta di sport di un casino mai udito prima, che se vivessimo in appartamento ci avrebbero già mandato quindici lettere di protesta da parte dell'amministratore).
Ieri pomeriggio ho finalmente fatto la visita reumatologica. Non parlo della mia salute da tempo qui sul blog, perchè non mi andava di farlo. E sinceramente, anche di persona, sono esasperata di dare spiegazioni, stufa di ripetere le cose, scocciata di sentirmi commiserare da mia suocera, infastidita dalle solite frasi di rito. Che tra l'altro la mia malattia è pure difficile da spiegare: è una malattia reumatica di tipo infettivo autoimmune, con un nome lungo e difficile, che fa più impressione di quanto in realtà sia la sua gravità (pari a una banale influenza o quasi, ma molto dolorosa e soprattutto lunga da guarire, si parla di mesi). E poi ieri ho fatto questa visita in un ambulatorio sito nel reparto oncologico dell'ospedale, sono stata lì per quasi tre ore, ho sentito tanti discorsi tra le persone che aspettavano, le infermiere e i medici che parlavano tra loro, e giuro, se prima detestavo sentirmi commiserare in generale (non ho mai sopportato quando qualcuno mi dice POVERINA, vado in bestia), ora ancora di più. E non aggiungo altro su questo argomento.
Comunque devo rifare le analisi e aggiungerne altre a quelle già fatte ora e tra un mese, continuare la cura cortisonica a scalare e cambiare un farmaco, prendendo un antireumatico a crescere, per almeno un mese. Tra un mese devo rifare la visita e vedremo. Intanto se può consolare sto già meglio di dieci giorni fa, ho posato le stampelle spero definitivamente, e la cosa più difficile da fare è ricordarmi di non strafare, perchè ogni movimento in più del necessario al momento sembra una sciocchezza ma poi lo pago. Caro.
Ma parliamo d'altro.
Ieri pomeriggio c'è stata anche la riunione all'asilo. Giovedì appunto si riparte. Ho avuto una piccola delusione, l'aula dei grandi non sarà quella degli anni scorsi ma una stanza vicina, con i finestroni alti e le sbarre davanti ai vetri. Lì per lì io e altre mamme ci siamo rimaste malissimo, e infatti abbiamo anche un po' protestato, ma poi sentendo le motivazioni delle maestre insomma, forse tutti i torti proprio non hanno. E poi come sempre nel corso dell'anno le pareti saranno belle piene di colori, cartelloni, disegni e quant'altro, quindi sicuramente avrò modo di ricredermi sull' apparente tristezza della cosa. C'è una maestra nuova, precaria anche questa purtroppo, che mi ha fatto una buona impressione. Come preannunciato lo scorso anno quasi di sicuro non ci saranno le attività psicomotorie per mancanza di fondi, nè abbiamo la certezza che in assenza per malattia delle maestre ci saranno le supplenti, ma è un problema comune in tutta Italia quello dei soldi per la scuola che non ci sono, quindi possiamo ritenerci ancora fortunate che l'asilo funzionerà. Intanto il Power si prepara psicologicamente, e per la prima volta udite udite, ha detto chenon vede l'ora che inizi la scuola materna. Ha voglia e bisogno di bambini, vuole rivedere i suoi amici che non sono più bambini qualsiasi ma I SUOI COMPAGNI, e anche se sembra una cosa banale vi assicuro - per chi non sa di cosa parlo - che fa la differenza.
Bene, sono le sette e mezzo e mi sa che è ora di andare a fare una doccia e iniziare la giornata.
Buon martedì a chi passa di qua!
Ieri pomeriggio ho finalmente fatto la visita reumatologica. Non parlo della mia salute da tempo qui sul blog, perchè non mi andava di farlo. E sinceramente, anche di persona, sono esasperata di dare spiegazioni, stufa di ripetere le cose, scocciata di sentirmi commiserare da mia suocera, infastidita dalle solite frasi di rito. Che tra l'altro la mia malattia è pure difficile da spiegare: è una malattia reumatica di tipo infettivo autoimmune, con un nome lungo e difficile, che fa più impressione di quanto in realtà sia la sua gravità (pari a una banale influenza o quasi, ma molto dolorosa e soprattutto lunga da guarire, si parla di mesi). E poi ieri ho fatto questa visita in un ambulatorio sito nel reparto oncologico dell'ospedale, sono stata lì per quasi tre ore, ho sentito tanti discorsi tra le persone che aspettavano, le infermiere e i medici che parlavano tra loro, e giuro, se prima detestavo sentirmi commiserare in generale (non ho mai sopportato quando qualcuno mi dice POVERINA, vado in bestia), ora ancora di più. E non aggiungo altro su questo argomento.
Comunque devo rifare le analisi e aggiungerne altre a quelle già fatte ora e tra un mese, continuare la cura cortisonica a scalare e cambiare un farmaco, prendendo un antireumatico a crescere, per almeno un mese. Tra un mese devo rifare la visita e vedremo. Intanto se può consolare sto già meglio di dieci giorni fa, ho posato le stampelle spero definitivamente, e la cosa più difficile da fare è ricordarmi di non strafare, perchè ogni movimento in più del necessario al momento sembra una sciocchezza ma poi lo pago. Caro.
Ma parliamo d'altro.
Ieri pomeriggio c'è stata anche la riunione all'asilo. Giovedì appunto si riparte. Ho avuto una piccola delusione, l'aula dei grandi non sarà quella degli anni scorsi ma una stanza vicina, con i finestroni alti e le sbarre davanti ai vetri. Lì per lì io e altre mamme ci siamo rimaste malissimo, e infatti abbiamo anche un po' protestato, ma poi sentendo le motivazioni delle maestre insomma, forse tutti i torti proprio non hanno. E poi come sempre nel corso dell'anno le pareti saranno belle piene di colori, cartelloni, disegni e quant'altro, quindi sicuramente avrò modo di ricredermi sull' apparente tristezza della cosa. C'è una maestra nuova, precaria anche questa purtroppo, che mi ha fatto una buona impressione. Come preannunciato lo scorso anno quasi di sicuro non ci saranno le attività psicomotorie per mancanza di fondi, nè abbiamo la certezza che in assenza per malattia delle maestre ci saranno le supplenti, ma è un problema comune in tutta Italia quello dei soldi per la scuola che non ci sono, quindi possiamo ritenerci ancora fortunate che l'asilo funzionerà. Intanto il Power si prepara psicologicamente, e per la prima volta udite udite, ha detto chenon vede l'ora che inizi la scuola materna. Ha voglia e bisogno di bambini, vuole rivedere i suoi amici che non sono più bambini qualsiasi ma I SUOI COMPAGNI, e anche se sembra una cosa banale vi assicuro - per chi non sa di cosa parlo - che fa la differenza.
Bene, sono le sette e mezzo e mi sa che è ora di andare a fare una doccia e iniziare la giornata.
Buon martedì a chi passa di qua!
3 commenti:
In effetti la scuola è davvero precaria ovunque...ti capisco quando dici i suoi compagni, il mio grande nonostante veda tutti i giorni gran parte dei suoi compagni al parco, è comunque felice che rinizii la scuola proprio per condividere la routine quotidiana...un abbraccio e in bocca al lupo per tutto.
Beata te che sei cosi' mattutina...se mi alzassi alle sei e mezza alle otto sarei gia' una donna finita !!!!
Mommyinprogress
A scuola ci sono liste d'attesa perchè la materna non è scuola dell'obbligo, non ci sono supplenti, ma neanche il materiale didattico.
Per un esame ecografico prenotato martedì scorso, mi hanno fissato l'appuntamento per febbraio 2010. La coperta è sempre più corta ovunque ci si giri....
Roberta
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