Con domani dovrebbe terminare la prima trafila di controlli. Già, perchè non scrivo di questa cosa da diverso tempo. Domani torno dalla ginex e in teoria per qualche settimana dovrei riuscire a stare tranquilla, tranne una puntatina dal mio medico a portare un po' di referti e un salto dagli oncologi per il medesimo motivo, con una piccola variante che guarda in avanti. Al prossimo giro si intende.
Non credevo che tutto questo andirivieni per ambulatori comportasse tanta tensione emotiva. Ma mica per gli esiti e la paura della recidiva, no, non solo almeno. La parte "grossa" dell'ansia sta nel continuo andirivieni, nelle attese interminabili nei corridoi (sebbene da quando ho iniziato a far chemio abbia imparato ad usarle per fare qualcosa di piacevole, come leggere), nell'effetto-sorpresa (entrare per una visita e uscire con l'impegnativa per un'altra, più due o tre esami giusto per gradire), nelle snervate con qualche medico che non è abituato al dialogo ma a cui torna più comodo consegnarti la diagnosi senza lasciarti infilare mezza parola (che so, qualche legittima domanda, pneumologo docet), nelle code per le prenotazioni, nei puzzle per incastrare i vari esami senza sovrapporli (soprattutto visto che per alcuni esami o visite ho dovuto recarmi in strutture diverse) e non ultimo, ma per me fondamentale, in tutto questo ambaradam gestire mio figlio dato che mio marito da mesi è come se non ci fosse o quasi. Fortunatamente sono riuscita a combinare di farlo stare con i nonni in questo periodo, un po' con mia madre e un po' coi suoceri, non necessitando quindi di portarmelo dietro per ospedali. Ma è stato proprio come giocare agli incastri. Tempo fa ho chiesto all'oncologo di poter programmare i controlli assieme a mia madre, quando fosse arrivato anche il suo turno (tra qualche settimana), ma sto tornando sui miei passi proprio per questo motivo. Non è da dare per scontato, per niente.
Che poi fatico a capire se sono più preoccupata io o i medici di quello che può succedermi. Un tempo andavo dal medico dopo che so, quattro o cinque giorni di mal di pancia e febbre, il medico mi visitava, mi prescriveva un disinfettante o un antibiotico (per dire) e finiva lì. Adesso vado dal medico per un mal di pancia che va avanti da giorni e vinco un disinfettante, un ecopanza con priorità B, il radiologo che mi fa l'ecopanza mi spedisce a fare una TAC, dalla quale si evince che è meglio verificare con una RMN, e la RMN dice che avevo il mal di pancia perchè ero semplicemente indisposta. "Tanto prima o poi queste analisi avrebbe dovuto farle comunque", mi è stato detto, ma anche "con la sua anamnesi non si sa mai" e "meglio dare una certa urgenza, così qualsiasi cosa sia la prendiamo subito"; intanto mi sono stati infilati (e per fortuna sfilati) attimi di terrore come si infilano le perline in un bracciale. Non senza ricordarti, a scopo tranquillizzante eh, di vivere comunque la tua vita normale , cosa che potrebbero benissimo risparmiarsi almeno finchè i controlli non diventeranno annuali, perchè sa un tantino di frase sarcastica. Vabbè. Non gliene faccio una colpa, per carità, meglio un medico scrupoloso che uno lassista, ma cara grazia che questo primo giro va a terminare.
Comunque, per farla breve, è tutto a posto. O meglio, tutto sembra dirmi che nel mio corpo per ora non c'è ombra di babau, e per me è sufficiente.
Il resto sono noie, solo noie, alcune risolvibili e altre me le devo tenere, ma chi può dire di non avere neanche mezzo problema? Oggi per me la difficoltà più grossa è gestire la malattia reumatica, fisicamente almeno, cosa che è tornata prepotente e mi sta rendendo alcune giornate più difficili di altre, e molto spesso fa saltare progetti, idee e nervi.
Soprattutto i nervi.
Non la sto curando: il biologico per infusione che avrei dovuto iniziare è stato relegato a "ultima spiaggia" dato che aumenta di molto il rischio di recidiva in chi ha già avuto un tumore solido (cancromaggio); il farmaco che mi ha prescritto la reumatologa (Arava) ho dovuto sospenderlo dopo una settimana per via del cuore (altro cancromaggio), e così deve essere fino a quando non mi sono messa un po' a posto, per cui devo prendere ogni giorno quello che arriva e quando arriva malamente farmene una ragione e fermarmi. Che non è per niente semplice, ma non ho alternative.
10 commenti:
carissima, come ti capisco.
Hai detto bene : non abbiamo alternative, e ti assicuro, meglio un medico come il tuo, piuttosto che uno come il mio che devo , ad ogni campenllo di allarme, pregarlo, e cido pregarlo, per avere un approfondimento....
vedremo a settmbre.... ma bene sicuramente non mi sento.
Ti sento molto vicina e ti mando un abbraccio pieno di serenità, cerchiamo di vivere almeno per questo periodo in pace, anche se è difficile,
cenerentola
Ti auguro una estate il più serena possibile cara!
Un abbraccio e un augurio di sentirti un po' meglio, soprattutto quando il giro dei controlli "cancromaggio" saranno finiti (almeno per un po').
Come diceva qualcuno "gli esami non finiscono mai", solo che per te non sono quelli di scuola.
Stefafra
Insomma, ci deve essere sempre la notizia buona e quella meno buona, dico io??
Non basterebbe la prima???
Comunque, vedo che affronti tutto alla grande.
Lo so che non si può fare diversamente, ma so anche che non è sempre facile...
Un abbraccio
@Nevepioggia: se vuoi posso cancellare la seconda parte del post, ma la sostanza cambierebbe? No, mancherebbe solo un pezzo di verità. E non posso farci nulla.
No, ovviamente non era questo che intendevo.
Volevo dire A TE basterebbero le buone notizie, come a me e a tutti.
E ovviamente ne sarei felice
xmi ha fatto piacere intrufolarmi in questo blog stamattina per la prima volta,sei piena di sfumature gioiose,e, mi fa piacere conoscere persone come te,e, poi (asaranno le solite considerazioni) ma quanta forza si scopre di avere dentro di noi in questi momenti e ci fa diventare delle amazzoni corrragggiosissssime!!!!!!!!!!ciao daniela ci vediamo ancora.....
La tua programmazione mi ha fatto venire in mente un mega sudoku a 144 o più caselle, al posto del canonico 81... una sorta di rompicapo incredibile che solo con la determinazione e la testardaggine si riesce a risolvere. Con innesti di Monopoli, perché "imprevisti" e "probabilità" non possono mancare.
Roberta
già, per fortuna che a noi ci hanno fabbricato bioniche, che è meglio!
ti abbraccio e prendo la buona notizia per rallegrarmi, quella meno buona per ricordarmi che non sono la sola a fare una gran fatica, sempre. e ti abbraccio tanto
Insomma, delle gran belle notizie e comunque l'ansia per i corridoi dell'ospedale è la stessa: mal comune...
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