Poesie

L'altro giorno, nel selezionare i libri da portare in biblioteca tra gli scatoloni tirati giù dal soppalco in lavanderia, mi è venuto in mano un libro di poesie di Federico Garcia Lorca. Non ricordavo di averlo, tantomeno di averlo riposto in uno scatolone, perchè i tanti libri di poesie che possiedo li tengo su uno scaffale. Non so assolutamente perchè questo libro era stato nascosto, non ho memoria, ma se l'ho dimenticato evidentemente significa che quel motivo, qualsiasi esso fosse, non ha più ragione di essere.

Ho aperto una pagina a caso, e mi è venuta la pelle d'oca.

Niente succede per caso. Ma ci sono ferite che vorrei chiudere, e sembra che il destino, o la vita, scherzino con le cose e facciano di tutto per impedirmelo.

Alba
(di F.G.Lorca)

Il mio cuore oppresso
con l'alba avverte
il dolore del suo amore
e il sogno delle lontananze.

La luce dell'aurora porta
rimpianti a non finire
e tristezza senza occhi
del midollo dell'anima.

Il sepolcro della notte
distende il nero velo
per nascondere col giorno
l'immensa sommità stellata.

Che farò in questi campi
cogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e con un'anima carica di notte!

Che farò se con le chiare luci
i tuoi occhi sono morti
e la mia carne non sentirà
il calore dei tuoi sguardi!

Perchè per sempre ti ho perduta
in quella chiara sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta.