... l'epilogo della scoperta archeologica dei fazzoletti di carta.
Stesso giorno, ora di pranzo, tra un boccone di bistecca e due di verdura.
Si chiacchiera.
La prendo larga. Vediamo se ci arriva da sè.
-More, toglimi una curiosità.
Testa bassa, occhi sul piatto, bocca intenta a masticare.
-(Gnm...) dimmi...
-A scuola avete già studiato l'importanza del rispetto per l'ambiente, come si fa la raccolta differenziata, i tempi di decomposizione dei rifiuti...?
Senza alzare gli occhi dal piatto.
-Certo! (gnam) mmma mtanto gnm tempo fa mumgnum (glom) tipo in terza, forse in seconda...
-E ti ricordi per caso qualcosa? Tipo quanto impiegano i vari oggetti a decomporsi...
Mi guarda distrattamente un secondo, poi inforca un'altra porzione di verdura e la porta vicino al viso e torna ad abbassare gli occhi per controllare quanta roba ci sia ancora nel piatto.
-Mah, poca roba... Mi sembra che il vetro non sparisca mai, le lattine ci mettono qualche anno, le bucce della frutta qualche settimana o forse meno...
Adesso affondo.
-E i fazzoletti di carta, per esempio?
Alza la testa di colpo e abbassa la forchetta. Sbarra gli occhi e mi fissa. Gli si drizzano perfino i capelli sulla testa. Ma la voce rimane bassa.
-Perchèmelochiedi???
Mi alzo sorridendo e gli faccio segno di alzarsi. Molto gentilmente gli chiedo...
-Vieni con me un momento.
-Dove???
-Vieni.
Si alza, lentamente ci dirigiamo verso le scale, non mi toglie lo sguardo di dosso. E scandisce sottovoce...
-Non avrai mica scoperto...
Allargo un sorriso da un orecchio all'altro.
-Cosa?
Adesso il sorriso lo allarga lui, ma tenta di nascondere la faccia (nel frattempo diventata color papavero) sotto l'ascella.
-I fazzoletti. Hai scoperto il mucchio di fazzoletti. So già quello che stai per dirmi, vado su e tiro fuori tutto. Dammi un sacchettino.
-Toglimi solo una curiosità, prima: quanto pensavi di lasciarli lì? Perchè non mi dirai che li hai fatti su tutti stanotte. Come pensavi si risolvesse la cosa? Tipo che si consumassero da soli, o che da soli uno alla volta se ne andassero verso il bidoncino del bagno, che so, volando o camminando? Tanto lo sapevi che non avrei pulito io, no? E' questione di principio. Sono i patti.
-Vado, vado...
E sale le scale a testa bassa e piede spedito.
-Ma una risposta, no?
-Pulisco in fretta mamma. Dammi cinque minuti.
Rimane e rimarrà un mistero.
Nel mentre il Gatto Alfa è dovuto uscire per non farsi sentire mentre sbaccanava dal ridere.
7 commenti:
Troppo forte,
V.
Amore di Power!!! (il mio idolo). Da apprezzare il fatto che sia andato di corsa a gettare i fazzolettini nascosti...
..in effetti....il mistero rimane
Annamaria
A me il fatto di non riuscire a capire cosa passa per la testa di mio figlio mette un'ansia incredibile!! Lo sò non va affatto bene!! :( Claudia
I figli sono un mistero incredibile, noi genitori poi su episodi così costruiamo mille castelli e poi alla fine magari è solo che non avevano voglia, ma questo non ce lo dicono e noi qui a rimuginare :-)
Un bacio
Flavia
@Claudia: non credo ci si abitui mai sai... Credo che il segreto per non annegarci dentro a questa ansia stia nel trovare la via di mezzo tra il "ommioddio il mio bambino" e il "è ora che abbia dei fatti suoi dove non ho il diritto di entrare, come me per mia madre". Ma sto cercando di barcamenarmici dentro.
@Manu e Flavia: ma io sapevo bene che non ne aveva voglia, solo che mi diverto a provocarlo finchè non me lo dice da sè (e non me lo dirà MAI). Nel mentre mi godo le sue arrampicate sugli specchi. Sono troppo divertenti :D
L'enigma l'hai già risolto, secondo me, sta nella risposta che hai dato a Claudia, e più precisamente "IN QUELLA VIA DI MEZZO" a mio parere. ciaooooo
4p
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