lunedì 27 aprile 2015

Per chi voleva sapere...

... l'epilogo della scoperta archeologica dei fazzoletti di carta.

Stesso giorno, ora di pranzo, tra un boccone di bistecca e due di verdura.
Si chiacchiera.
La prendo larga. Vediamo se ci arriva da sè.

-More, toglimi una curiosità.
 Testa bassa, occhi sul piatto, bocca intenta a masticare.
-(Gnm...) dimmi...
-A scuola avete già studiato l'importanza del rispetto per l'ambiente, come si fa la raccolta differenziata, i tempi di decomposizione dei rifiuti...?
Senza alzare gli occhi dal piatto.
-Certo! (gnam) mmma mtanto gnm tempo fa mumgnum (glom) tipo in terza, forse in seconda...
-E ti ricordi per caso qualcosa? Tipo quanto impiegano i vari oggetti a decomporsi...
Mi guarda distrattamente un secondo, poi inforca un'altra porzione di verdura e la porta vicino al viso e torna ad abbassare gli occhi per controllare quanta roba ci sia ancora nel piatto.
-Mah, poca roba... Mi sembra che il vetro non sparisca mai, le lattine ci mettono qualche anno, le bucce della frutta qualche settimana o forse meno...

Adesso affondo.
-E i fazzoletti di carta, per esempio?

Alza la testa di colpo e abbassa la forchetta. Sbarra gli occhi e mi fissa. Gli si drizzano perfino i capelli sulla testa. Ma la voce rimane bassa.
-Perchèmelochiedi???

Mi alzo sorridendo e gli faccio segno di alzarsi. Molto gentilmente gli chiedo...
-Vieni con me un momento.
-Dove???
-Vieni.

Si alza, lentamente ci dirigiamo verso le scale, non mi toglie lo sguardo di dosso. E scandisce sottovoce...
-Non avrai mica scoperto...
Allargo un sorriso da un orecchio all'altro.
-Cosa? 
Adesso il sorriso lo allarga lui, ma tenta di nascondere la faccia (nel frattempo diventata color papavero) sotto l'ascella.
-I fazzoletti. Hai scoperto il mucchio di fazzoletti. So già quello che stai per dirmi, vado su e tiro fuori tutto. Dammi un sacchettino.

-Toglimi solo una curiosità, prima: quanto pensavi di lasciarli lì? Perchè non mi dirai che li hai fatti su tutti stanotte. Come pensavi si risolvesse la cosa? Tipo che si consumassero da soli, o che da soli uno alla volta se ne andassero verso il bidoncino del bagno, che so, volando o camminando? Tanto lo sapevi che non avrei pulito io, no? E' questione di principio. Sono i patti.

-Vado, vado...
E sale le scale a testa bassa e piede spedito.
-Ma una risposta, no?

-Pulisco in fretta mamma.  Dammi cinque minuti.

Rimane e rimarrà un mistero.
Nel mentre il Gatto Alfa è dovuto uscire per non farsi sentire mentre sbaccanava dal ridere.







7 commenti:

SeV a colazione ha detto...

Troppo forte,
V.

Isabella ha detto...

Amore di Power!!! (il mio idolo). Da apprezzare il fatto che sia andato di corsa a gettare i fazzolettini nascosti...

azzurrocielo ha detto...

..in effetti....il mistero rimane
Annamaria

Anonimo ha detto...

A me il fatto di non riuscire a capire cosa passa per la testa di mio figlio mette un'ansia incredibile!! Lo sò non va affatto bene!! :( Claudia

Genitorialmente ha detto...

I figli sono un mistero incredibile, noi genitori poi su episodi così costruiamo mille castelli e poi alla fine magari è solo che non avevano voglia, ma questo non ce lo dicono e noi qui a rimuginare :-)

Un bacio
Flavia

Mamiga ha detto...

@Claudia: non credo ci si abitui mai sai... Credo che il segreto per non annegarci dentro a questa ansia stia nel trovare la via di mezzo tra il "ommioddio il mio bambino" e il "è ora che abbia dei fatti suoi dove non ho il diritto di entrare, come me per mia madre". Ma sto cercando di barcamenarmici dentro.

@Manu e Flavia: ma io sapevo bene che non ne aveva voglia, solo che mi diverto a provocarlo finchè non me lo dice da sè (e non me lo dirà MAI). Nel mentre mi godo le sue arrampicate sugli specchi. Sono troppo divertenti :D

Anonimo ha detto...

L'enigma l'hai già risolto, secondo me, sta nella risposta che hai dato a Claudia, e più precisamente "IN QUELLA VIA DI MEZZO" a mio parere. ciaooooo
4p