Sono tre giorni che sono di nuovo a terra, con il virus intestinale. La scorsa notte ho dovuto addirittura ricorrere alla guardia medica, avevo delle coliche fortissime. Portare pazienza, ha detto il medico stamattina, portare pazienza e continuare la cura. Vabbè. Io continuo la cura, come sempre contenta solo del fatto che quando sto male le gatte sembrano accorgersene e mi gironzolano attorno per un po' di più tempo.
Le uniche cose che riesco a fare (e per fortuna che ho qui mia madre che si occupa del resto)sono, coltre che chiacchierare con Gabri e a stare al pc ben semisdraiata, sono ricamare (poco) e leggere. Ho finito l'altra sera di leggere "Il gatto che venne dal Freddo", che mi ha regalato Meg quando venne qui. Mi è piaciuto moltissimo, e dire che ultimamente per me è difficile apprezzare la lettura. Vorrei avere anch'io la capacità di osservazione di Deric Longden, invece pur allevando due gatte fondamentalmente sane (a parte qualche endovena di Grisovina della gioiuta ma vabbè, deve essere una sua tara) non sono ancora riuscita a capire perchè sono così estremamente indipendenti a livello affettivo. Per carità, non è un difetto, ma ieri mia madre mi parlava del gatto rosso della signora del piano di sopra, che ogni tanto le scappa e va rifugiarsi giù da lei. E' affettuosissimo. Le mie gatte si e no che si ricordano di avere una casa quando hanno fame o quando si scatena il temporale... Heidi soprattutto, se da una parte non disdegna le coccole mattutine e tardo-serali, di giorno fa la sostenuta al punto che se la carezzi nel momento sbagliato arriva un morso (e da poco anche il contromorso da parte della sottoscritta, eccheccacchio, se ha imparato a rispettare Laura con questo sistema deve imparare a rispettare anche me che la nutro...). Mi sarebbe piaciuto avere due gatte affettuose, amorevoli, di quelle che come ti vedono si rotolano per terra, gatte che ti seguono, fusano non solo quando cambia il tempo, rispondono al loro nome non solo quando gli comoda, che con vivono pacificamente e dormono acciambellate una contro l'altra... Poi penso che quando hai due figli non puoi pretendere che abbiano il carattere che vuoi tu e te li tieni come sono, così guardo le mie due befane approfittatrici mangiacrocchi a tradimento e mi dico "beh, può andar bene anche così".
E poi leggo qualche giornale che parla di nutile e divertente gossip. Mica per chissà che, è che in questo periodo ci mettono i classici gadget estivi, per qualche centesimo in più, e così qualche cosetta la racimolo. Il gossip ogni tatno mi diverte, lo ammetto, mi fa riflettere. Come per esempio sul fatto che chissà come mai i cosiddetti vip hanno sempre accanto delle donne strafighe con nemmeno un filo di cellulite (o se c'è è ben mimetizzato), sempre pettinate alla perfezione, mai accompagnati da una donna normale con due chili di troppo sul sedere o una smagliatura sul collant. Poi mi chiedo anche a chi può interessare dove mai i personaggi pubblici vanno a trascorrere le ferie, come le trascorrono, di quale colore hanno il copricostume e del perchè si passano la mano sui capelli nell'uscire dalla cabina di uno yacht.
Ecco, Mamigà ha buttato giù il suo centinaio di parole annoiate del giorno, può tornare al suo tisanotto di finocchio e a meditare sul senso della sua vita, contando per lì'ennesima volta da trenta a uno mentalmente per mantenere un minimo di calma tra una colica e l'altra. Funziona, sapete?