- Frigna perchè sta poco bene.
- Frigna perchè ha paura.
- Frigna perchè ha litigato col G. (leggi: il suo migliore amichetto da sempre).
- Non mangia perchè non sta bene.
- Non mangia perchè il riso è scotto.
- Non mangia perchè è agitato.
- Ma sarà sicuramente per quel cracker che gli ha dato il nonno alle undici.
- E non sgridarlo.
- E non alzre la voce con lui.
- E tu non capisci tuo figlio.
I nonni hanno sempre una risposta a tutto, è insindacabile, e quando gli si dice "guarda che la mamma sono io" ti rispondono "si ma non capisci".
Sinceramente, per sentirmi dire "tu non mi capisci" vorrei almeno attendere una decina di anni, quando in piena fase adolescenziale mi si ritorcerà addosso tutto l'impossibile quanto a crisi mistiche e a improbabili letture della malaugurata sorte, che ha voluto che un ragazzo buono come il pane si sia trovato una madre nevrotica, egoista e senza scrupoli. ( )
Ma io mi chiedo.
Com'è che i nonni di oggi campano con una misera pensione, quando potrebbero essere i degni autori di best-seller sull'educazione e farci i milioni? Possibile che nessuna casa editrice abbia ancora provveduto a prendersi l'esclusiva sull' idea?
Ah, nulla di tutto quanto scritto quassù corrisponde al reale profilo di mio figlio, si sappia. Da "madre che non capisce niente" ho tratto l'unica, non consolante conclusione, che mio figlio fa puri e semplici CAPRICCI. Evidentemente la mancanza di motivazione apparente che possa scatenarli sta alimentando alla grande la fantasia dei nonni. Inutilmente. Almeno su questo fronte.
1 commento:
Il libro non lo scriveranno mai perchè nessuno lo comprerebbe: ci sono già i consigli dei propri genitori/suoceri a riempirci le orecchie, vuoi che ci siano anche quelli degli altri a offuscarci la vista?
sorvolo sul capitolo "capricci" perchè la mia versione è doppia....
Roberta
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