martedì 22 novembre 2011

Rrrrrring...

E' ufficiale: la media di vita dei telefoni cellulari di mio esclusivo uso et consumo è di quattro anni. Il primo durò qualcosa di più, ma unicamente perchè dopo due o tre anni acquistai una batteria sostitutiva. Cosa che ovviamente oggi non conviene più fare, dato che il costo delle batterie per il mio tipo di cellulari ideale (telefonate-sms-display bicolore e stop) è di poco inferiore al costo di un apparecchio nuovo.
E quindi l'altro giorno, esattamente quattro anni meno due mesi dopo il suo acquisto, il mio vecchio telefonino mi ha spiegato a toni decisi che "non ce la fa più a tenere la carica per più di due giorni, uno se lo metto al lavoro seriamente, è ora di andare in pensione prima che i decreti della nuova manovra finanziaria entrino in atto".
Ho mandato mio marito a prendermi un cellulare nuovo, per tre motivi.
Primo: ero a letto con la febbre alta.
Secondo: lui alla SME ha lo sconto del dieci per cento, e insomma, meglio di una pestata di piedi...
Terzo, e il più importante: se vado io prendo il più scaccione che esista, se ci va Mister Manica Larga ci scappa qualcosa di più decente, e senza i sensi di colpa come corredo.
Come sempre le mie indicazioni all'acquisto erano: solo per telefonare e mandare sms, se proprio devi scegliere un colore prendimelo rosso. Ma non è indispensabile.
Il problema è che quel tipo di telefonini è difficile da trovare, non li vuole più nessuno. Ma tra la Ferrari e la Cinquecento ci sono tante vie di mezzo, no?
A me Babbo Manica Larga ha portato questo, la versione di destra.

Che giuro, quando l'ho visto mi è sembrato di trovarmi davanti a un'astronave. E dietro a un costo da astronave. Babbo ML mi ha rassicurato che non è costosissimo, e in effetti ho guardato qualche prezzo qua e là nel web: è uno dei telefonini meno costosi. Ma ha la macchina fotografica, il registratore, la radio, la connessione ad internet, se lo colleghi a una apposita presa scommetto che fa anche il caffè. Peccato che io preferisca il caffè secondo il rito abituale, possibilmente in compagnia, ma sono dettagli.
Un po' meno dettaglio è il fatto che, nonostante la tecnologia sia stata (ufficialmente) pensata per facilitarci la vita, io abbia impiegato una buona mezz'ora per capire come si fa una semplice telefonata. E per riequilibrare il peso sulla bilancia, almeno ho avuto la possibilità di attivare la suoneria per le chiamate in arrivo uguale uguale, paro paro al "ring" dei vecchi telefoni a disco.
Perchè fa tanto "vintage"...

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