Maestra: signora, da lunedì Gabriele può frequentare fino alle 16, senza nessun problema. Si è adattato molto bene finora, ha fatto enormi progresssi pur essendo il più piccolo di tutti.
Mamigà (a voce alta): bene, allora iniziamo come tutti gli altri della sua classe.
Mamigà, dentro di sè: NNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Se è vero che da mesi aspetto di sentirmi dire queste parole dall'insegnante della scuola materna, oggi giuro che mi è venuto un tuffo al cuore. Perchè? Perchè significa non vedere Trippa per sette ore al giorno per cinque giorni a settimana, e non per sacrificio ma bensì perchè ha qualcosa di "importante" da fare: crescere con i suoi coetanei. E stavolta pronto lo è davvero, perchè non fa i capricci all'asilo, mangia con gli altri senza fare storie, partecipa alle attività, è attento e attivo. Insomma, il mio bambino è cresciuto ed è pronto ad affrontare una fetta così grossa di giornata senza la sua mamma. Che poi sarei io, questa Mamigà che oggi si sente tanto orgogliosa quanto spiazzata... Riorganizzare le mie giornate senza di lui, senza dovermi girare ogni secondo per vedere in quale guaio si caccerà entro i prossimi sette secondi,. niente più storie perchè la mamma deve lavare i piatti proprio dove lui deve costruire il tunnel del trenino, niente più pranzi di corsa perchè all'una devo andare a prenderlo, niente più merenda con pane e miele a casa... Insomma, un altro piccolo cambiamento. Per lui e per me. A volte è difficile rassegnarsi al fatto che un figlio può fare da solo una cosa in più senza la mamma... difficile rassegnarsi al fatto che è vero che un giorno diventerà un uomo e che questo è solo l'inizio...
Mamigà (a voce alta): bene, allora iniziamo come tutti gli altri della sua classe.
Mamigà, dentro di sè: NNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Se è vero che da mesi aspetto di sentirmi dire queste parole dall'insegnante della scuola materna, oggi giuro che mi è venuto un tuffo al cuore. Perchè? Perchè significa non vedere Trippa per sette ore al giorno per cinque giorni a settimana, e non per sacrificio ma bensì perchè ha qualcosa di "importante" da fare: crescere con i suoi coetanei. E stavolta pronto lo è davvero, perchè non fa i capricci all'asilo, mangia con gli altri senza fare storie, partecipa alle attività, è attento e attivo. Insomma, il mio bambino è cresciuto ed è pronto ad affrontare una fetta così grossa di giornata senza la sua mamma. Che poi sarei io, questa Mamigà che oggi si sente tanto orgogliosa quanto spiazzata... Riorganizzare le mie giornate senza di lui, senza dovermi girare ogni secondo per vedere in quale guaio si caccerà entro i prossimi sette secondi,. niente più storie perchè la mamma deve lavare i piatti proprio dove lui deve costruire il tunnel del trenino, niente più pranzi di corsa perchè all'una devo andare a prenderlo, niente più merenda con pane e miele a casa... Insomma, un altro piccolo cambiamento. Per lui e per me. A volte è difficile rassegnarsi al fatto che un figlio può fare da solo una cosa in più senza la mamma... difficile rassegnarsi al fatto che è vero che un giorno diventerà un uomo e che questo è solo l'inizio...
2 commenti:
Come ti capisco! Il primo giorno di asilo della mia Daph son tornata a casa con le lacrime agli occhi e sentendo mio marito prendermi in giro(grrr!) Ora son talmente abituata e adorante dell'asilo che tremo all'idea delle vacanze! :P
vedila così: ora puoi fare un po' di vacanza :DDDD
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