venerdì 16 maggio 2008

16 maggio

E' che in certe situazioni non posso farne a meno. Ma ogni volta che accade mi guardo bene dal farlo il venerdì, perchè il venerdì tocca quella "grossa".
Parlo di mandare Papigà a fare spesa. Oggi ho dovuto mandarci lui, ho ancora la gastroenterite con tutti gli annessi e connessi. Io ringrazio il cielo di avere lui da poterci mandare, ma ogni volta che accade devo mettere in conto che quello che arriva devo tenermi. Per chi non lo conoscesse, Papigà è extralarge non solo di taglia di pantaloni, ma anche di manica. E devo tenermelo così com'è. Ma sbollita la stizza per quello che porta a casa rispetto alla lista che gli avevo consegnato (e correndogli dietro, perchè immancabilmente la dimentica sul tavolo), mi diverto a fare il conto e il quadro dell'ordinato e del ricevuto. Questo nonostante di volta in volta io cerchi di essere sempre più precisa nelle indicazioni degli acquisti da fare, e nonostante anche le tre (minimo) telefonate che ricevo da lui dal supermercato ogni volta che ce lo mando.
Oggi dunque è andata così:

  • Sulla lista: grana grattugiato in buste. Acquistato: mix di formaggi grattugiati in buste.

  • Lista: limoni. Acquistato: una rete di limoni tre quarti verdi.

  • Lista: biscotti senza creme per la colazione. Acquistato: Ringo, Gocciole, Wafer.

  • Lista: una busta di piselli (detto a voce: finissimi). Acquistato: mezzo chilo di piselli medi.

  • Lista: qualche budino da frigo per Gabri. Acquistato: dodici Fruttolo.

  • Lista: carne (detto a voce: bistecche da fare veloci). Acquistato: un platò (si scrive così?) di fusi di pollo e un Bon Roll.

  • Lista: broccoli (detto a voce: uno). Acquistato: due.


Ma passo ad altro.


Premetto che di quello che sto per dire mi vergogno, e non poco. Quindi non mi spari addosso chi mi legge e non la pensa come me, perchè vi prego, state per leggere qualcosa che viene da una persona sincera quale mi ritengo, e in qualche occasione la sincerità costa. A me sta costando.
Ho appena sentito uno dei tanti servizi televisivi di questi giorni inerenti agli assalti ai campi nomadi di Napoli. Un tempo avrei dato degli incivili a chi ha compiuto quei gesti. Trovo che sia da "orde di balordi" sfogare la propria aggressività murandosi dietro alla "scusante" che tanto si agisce contro gente guardata già di per sè con enorme pregiudizio.
Oggi, ahimè, ho scoperto che invece non mi dispiace afatto di  quello che è successo. Non me ne vogliano i benpensanti. Mio marito porta a casa dal lavoro ogni giorno casi nuovi accadutigli in cui sono implicati Rom, e sono tanti, tanti... E in me c'è paura, soprattutto dopo aver saputo che anche qui in paese non siamo immuni, non più. Perchè può anche essere vero che i nomadi hanno la loro cultura, può essere vero anche che in mezzo ai cattivi c'è sempre qualche buono, ma io, la gente, è stufa e ha paura. La gente non ne può più. Soprattutto quando poi scopri che la legge, quella che dovrebbe tutelare la libertà dei cittadini, ti impedisce (a te che paghi le tasse fino all'ultimo, che sei supercontrollato fiscalmente, che tiri a fine mese per pagare il tetto che hai sulla testa lavorando onestamente) di poter uscire di casa in tutta tranquillità. Io da bambina andavo a scuola da sola fin dalla prima elementare, attraversavo il paese dove vivevo a piedi con la cartella sulle spalle e nessuno ci trovava nulla di strano o di pericoloso. Oggi è impensabile. E se dici queste cose a voce alta ti puntano il dito contro dandoti del razzista, si, finchè non capita a chi ti giudica di essere toccato nella propria sicurezza. Allora si cambia partito. Si deve cambiare partito. 
Io per ora ho amarezza in cuore pensando a quello che sento nei telegiornali. Non per i fatti in sè, ma perchè non vorrei essere costretta a pensarla così. Eppure se penso a mio figlio e a quello a cui va incontro crescendo, alla società che gli stiamo costruendo attorno, non posso assumere un atteggiamento diverso. Mi spiace.


8 commenti:

fantasymeg ha detto...

beh, le gocciole non hanno crema dentro!
Vai Papigà! Rivendica il tuo diritto di scelta nella spesa! =))

Passando al tuo secondo argomento. Non giustifico mai la violenza, ma in effetti capisco anche io l'esasperazione che può portare a questi gesti estremi.
Proprio in questi giorni, sentendo il telegiornale mi sono resa conto di quanto sia diverso il concetto di "onestà" e "morale" tra noi e altre popolazioni, in questo caso quella Rom. Una Rom intervistata in conseguenza dei controlli LEGALI da parte delle forze dell'ordine nei campi Rom di Roma ha detto "noi siamo gente onesta! qui nessuno fa niente contro la legge! si, qualcuno ruba, ma è per dare da mangiare ai propri figli. non siamo cattivi".
Insomma, non è proprio così che dovrebbe essere il ragionamento sull'onestà, almeno la nostra legge non ragiona così. Almeno in teoria!
Perchè rubare spinti dal bisogno comporta si attenuanti, ma è comunque reato.

Il problema serio nella nostra bella Italia è che non c'è certezza della pena: si fanno le leggi ma non si prevedono le giuste strutture per far si che le leggi siano applicate. Se le forze dell'ordine sono poche, le prigioni insufficienti, i tribunali lenti per mancanza di organico o altre ragioni simili... le leggi non possono essere applicate ed è peggio che non averle... tanto si è certi di un buon livello di impunità in caso di infrazione delle regole.

Speriamo che la situazione cambi, presto o tardi...

ciao
meg

Tittiz ha detto...

Spettacolare la lista della spesa secondo papigà...mi sono sbellicata!
Ma tu, non l'hai investito di cazziatone da manuale?!!? No perchè ce ne vuole ad essere così preciso nel NON seguirla!!!!

Altro argomento...
...sono anch'io del parere che purtroppo viviamo in un paese esasperato, che non ne può più di questo vivere approssimativo; la gente più che stanca della delinquenza, che purtroppo c'è sempre stata e ci sarà, è stanca appunto dall'incertezza della legge.
In Italia non c'è il concetto di "colpa-pena" come ci deve essere in realtà e come c'è in paesi anche a noi limitrofi.
E se devo essere sincera sono dispiaciuta da queste specie di spedizioni punitive, perchè così si crea caos, odio, rabbia, non si risolvono così i problemi, io farei più una spedizione punitiva contro i comuni, il governo, userei l'esasperazione contro i governanti che stanno ben satolli seduti sulle poltrone...poi vedi come si muoverebbero subito contro il degrado e la delinquenza...se ci lamentiamo e basta a poco serve..

AnimaGotica ha detto...

Si scrive "plateau" ;-) è francese!

Per quanto riguarda quello che scrivi dopo...non posso che darti pieno appoggio. Io sono cresciuta in un ambiente aperto e tollerante e sono sempre stata contraria al razzismo e alla discriminazione in genere...ma crescendo mi rendo conto di essere cambiata. Io che non ero (e non voglio essere) razzista, mi ci trovo ad esserlo...perchè non posso più prendere una metropolitana o una data linea di mezzi di superficie da sola. Figuriamoci prenderla di sera! E se è vero che stupri e violenze in genere vengono commessi anche dagli italiani, chissà perchè quando sono sui mezzi di cui sopra non ho paura del mio concittadino ma dello straniero (non di tutti). Non so se ti è mai capitato, ma io più di una volta li ho visti guardarmi come se fossi carne al mercato...non c'era bisogno di leggergli in testa per capire cosa pensavano, perchè davvero mancava poco che sbavassero lì, in piedi.

E non parlo così perchè sono la strafiga di turno, anzi, sono una ragazza normalissima...ma inizio ad aver paura. Ed aver paura di uscire, di girare sole nella propria città significa aver toccato il fondo...

P.s.
per farti un esempio: l'estate scorsa sono stata a Berlino. Più di una volta m'è capitato di prendere la metropolitana anche a tarda notte (le 2, le 3)...credimi, non ho mai avuto problemi di nessun tipo. Con me c'era il mio ragazzo ma capitava di sederci distanti...ma com'è giusto che sia! C'erano magari i pazzi che parlavano da soli, c'erano gli ubriachi...ma non ne ho mai trovato uno, uno solo che abbia cercato di infastidire me o qualsiasi altra persona in carrozza.

AnimaGotica ha detto...

Che poi, permettimi un'aggiunta...col mio commento sembra che voglia fare di tutta l'erba un fascio ma così non è.

Perchè se adesso provi ad andare in Romania, troverai gente per bene, gente che per colpa dei disgraziati che ci troviamo qui, nel paese del bengodi dove non esiste certezza di pena, sono spesso vittima di unificazioni del tipo rumeno=delinquente.

Però dico...prova a rubare una gallina in Romania e vedi cosa ti succede (giustamente eh!)...qui invece abbiamo forze di polizia che si fanno il culo quadrato per acciuffare sta gentaglia e magistrati che ci mettono 8 anni (otto!!! OTTO!) a compilare sa dio che faldoni e così i reati cadono in prescrizione e sta bella gente è di nuovo fuori.

Ma tanto cosa vuoi, finchè la vittima è il "popolino" (aka: noi) va tutto bene. Prova però a toccare la villa di un magistrato, o la moglie/figlia di un esponente politico...ah no, allora no! Fermi tutti! Servono leggi più severe, blablabla...

Seeeeeeeee, ma dove?

LauraGDS ha detto...

beh al posto di usare francesismi come plateau si può usare un bel termine italianissimo quale "confezione". :)

Di questi casi di legge del taglione a livello di orde barbariche mi chiedo sempre quanto la televisione e i telegiornali ne siano compartecipi. Se accendiamo il televisore e facciamo un giro tra i canali troviamo sicuramente a qualsiasi ora un notiziario, che, tralasciando notizie magari più utili sull'andamento del petrolio, sulla politica estera e interna, ci bombardano con notizie di cronaca nera gialla o rosa che sia, e sono dell'idea che non è che ce le raccontino perchè "accade solo quello" ma perchè è più comodo riempirci la testa di paura (o dei fattacci della diva di turno) per non farci sapere come vanno le cose importanti nel mondo e fare le nostre considerazioni. Così ci fanno vedere i cattivi che fanno il bello e il brutto tempo e ci chiediamo dove diamine sia la cavalleria che venga a salvarci. La cavalleria c'è ma se li mandano a piedi e sono solo in tre ben poco possono fare contro tanti a cavallo.
Tempo fa ascoltavo la radio e lo speaker di turno ha messo on line un pezzo tratto da un film del 1976. Si trattava di un cronista che faceva il riassunto del mondo di allora e parlava di crisi, strupri, violenza, rapine, petrolio sempre più alto e il periocolo dei russi. Credo che tutti sarete d'accordo con me che l'unica vera differenza tra oggi ed allora è che il periocolo dei russi non esiste più. Il mondo secondo me non è più cattivo di una volta, è che una volta delle cose brutte se ne parlava di meno, o meglio non si usavano per fare spettacolo e vendere spazi pubblicitari all'interno dei telegiornali, e la gente consapevole che i delinquenti esistevano e che bisognava stare attenti (quante volte ci è stato detto da piccole "non parlare agli estranei?" e quello bastava per far star tranquilli tutti?)
viveva comunque più serena, o forse è quello che pareva a me che ero più giovane.
Sarò pazza ma rimango dell'idea che non è chiudendosi in casa o avendo paura di prendere i mezzi di sera che queste situazioni si risolvano. Banalmente se tieni il tuo gatto in casa per paura dei gatti randagi allora il tuo bel giardino diventerà il pisciatoio dei randagi. E sinceramente a me non va che il mio giardino diventi questo. Esco e se proprio deve essere un pisciatoio che sia il mio.

Per Berlino: conosco abbastanza bene la città da dirti che la s-bahn e la u-bahn spaccano il minuto e vanno tutta la notte. Ma la conosco abbastanza bene per dirti che anche là accadono fattacci brutti come qui, Animagotica. Una grande differenza sta nei Berlinesi (e tedeschi in generale): è un popolo, e spero lo mantenga, che ha un forte senso di comunità. Pensa che in meno di 2 settimane tutti i vicini di casa di un palazzo nuovo si conosco. In Italia si ha paura di dare il buongiorno al proprio dirimpettaio. Non parlo per sentito dire, ma per vissuto reale.

Mamiga ha detto...

@Laura: non tutti hanno la sicurezza in sè stessi che hai tu... io per esempio non ce l'ho. Non al punto di espormi comunque alla tempesta.
Comunque è vero, le mie gatte escono regolarmente e non ho mai trovato pisciate di altri gatti sulla mia porta.

fully53 ha detto...

Magari si trattasse solo di una percezione esaltata dai telegiornali! Non è così, purtroppo.
Nel giugno scorso il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha presentato un rapporto sulla criminalità nel 2006.
Ne risulta che, fatto 100 il numero dei crimini commessi, quelli che vedono protagonista uno straniero sono:
* il 51 % delle rapine o furti in abitazione,
* il 45 % delle rapine,
* il 39 % delle violenze sessuali,
* il 36 % degli omicidi consumati
* il 31 % dei tentati omicidi
* il 27 % delle lesioni colpose.

Al netto della quota degli immigrati regolari, si sale a:
* il 74 % degli omicidi,
* il 72 % dei tentati omicidi,
* il 62 % delle violenze carnali
* il 63 % dello sfruttamento della prostituzione.
I numeri non possono essere razzisti: sono solo una neutra fotografia della realtà.

AnimaGotica ha detto...

@Laura: sicuramente Berlino avrà i suoi lati marci come qualsiasi città, io l'ho vista solo per 9 giorni e posso parlare di questa mia piccola esperienza.

Non prendo quasi più la metro di notte perchè adesso giro in macchina...ma quando la prendevo (che poi, notte...a Milano l'ultima metro passa alle 00.14, capirai) mi guardavo intorno due volte. E non per paure millantate ma per esperienze vissute! Però sono d'accordo con te, non è chiudendosi in casa che risolvi il problema...e infatti faccio la mia vita di sempre, indosso ancora abiti e abitini se ne ho voglia, senza star lì a pensare che potrebbe esserci qualcuno pronto a violentarmi dietro un angolo. Magari c'è...ma preferisco non fasciarmi la testa prima di cadere.