giovedì 22 maggio 2008

Un buon inizio

Molta gente pensa che siano cavolate. Per me non lo sono, anzi, cose come questa sono capaci di rovesciarmi la mattinata dal grigio al colorato.
Non ricordo se l'ho mai scritto, ma tra i gatti che girano attorno al mio giardino ce ne sono due in particolare che il vialetto ha adottato: il bianchino, unico superstite di tre fratellini arrivati un anno fa da cuccioli, e la gatta "a mezzacoda", come la chiamiamo qui, perchè ha proprio la coda rotta a metà. Questa gatta di regola ogni sei mesi va in calore, rimane incinta, partorisce e riappare dopo qualche ora come niente fosse. I cuccioli non si sono mai visti, forse sono sempre nati morti o lei li abbandonava. E così è successo quindici giorni fa: ha partorito per l'ennesima volta, è riapparsa dopo qualche ora e via come al solito.
Solo che stamattina ho avuto la sorpresa di vederla allattare davanti a casa mia, a qualche metro di distanza oltre la rete: evidentemente ha tenuto il cucciolo nascosto per queste due settimane. E la scena che mi si è presentata davnati agli occhi è stata questa.
Immagine 003IL bianchino le fa da guardia, e infatti dopo un minuto è arrivato un gattone grigio che è stato ben bene rimandato al mittente senza troppi complimenti dal... fratellino di pelo.
Ecco, queste sono cose che mi riempiono di entusiasmo come i bambini: alla faccia di chi mi ha rinfacciato il fatto che i gatti sono solo gatti, e che se fosse per me ne adotterei cinquanta (e chi mi conosce bene sa che in realtà la mia opinione in merito è ben diversa e precisa), io resto sempre più affascinata da questo mondo "a parte " che è quello dei felini, piccoli ma anche grandi. Ho letto da qualche parte che i randagi molto raramente diventano domestici, se non proprio mai, e se si avvicinano all'uomo è solo se ci sono determinate condizioni che gli permettono di farlo, prima tra tutte la certezza matematica che non gli verrà fatto del male. Il gatto ha il suo mondo, osservarlo mi ha sempre affascinato moltissimo, e sono convinta che chi afferma che appunto "sono solo gatti" non ha idea di quel che si perde.
Comunque il piccolo è bellissimo, mentre si muoveva per cambiare posizione sono riuscita a intravedere il petto bianco sotto alla schiena nera, e sono sicura che se tanto mi dà tanto... tra non molto la mamma gli farà scavalcare la rete per portarlo con sè durante le sue visite nel mio giardino.
A me non dà fastidio. Proprio no. Ci sono cose e persone che sanno rendersi più odiose dei gatti che semplicemente attraversano la mia strada.

5 commenti:

AnimaGotica ha detto...

Chi ha detto che un randagio non può diventare domestico? Certo, dipende da gatto a gatto...ma ti posso assicurare che con le cure e le attenzioni adeguate, ma soprattutto con tantissima pazienza ed infinito amore, anche un randagio può diventare un dolcissimo gatto domestico!

larafa ha detto...

... e mi viene sempre più voglia di chiederne uno in regalo!!!

LauraGDS ha detto...

credo che se potessi come spazio e come impegno ne adotteresti anche cento

LauraGDS ha detto...

@ Animagotica: non è il tuo amore la tua pazienza a far si che un randagio diventi domestico. Un randagio diventa domestico solo e solo se ha deciso che in casa si sta meglio. Poi sta a lui decidere se farti credere che hai investito pazienza amore e dolcezza in modo infinito oppure si è infilato dentro in casa senza troppi fronzoli. E questo semplicemente perchè il gatto è IL gatto.

Mamiga ha detto...

@Laura: è più o meno quello che ho letto in uno dei libri che ho a casa.