martedì 20 luglio 2010
Eh eh eh... e poi arriva lei...
...La ex compagna di scuola che ti sei tirata dietro alle elementari prima e alle medie poi. La piattola che non potevi vedere nemmeno in foto, ma all'epoca non sei mai riuscita a farglielo capire nè con le buone nè con le cattive. Lei ti ritrova su feisbucche e non te la senti di negarle l'amicizia, non fosse altro perchè ti concedi il beneficio del dubbio: se in venticinque anni sono cambiata io sarà cambiata anche lei, si cresce, cambiano le situazioni e cambiano le persone no? In fondo anche mio fratello a undici anni mi arrivava sotto al naso mentre adesso sono io a guardarlo dritto dritto sullo sterno.
Insomma, se fino a poco tempo fa avevo la smania di ritrovare quelle cose perse anni annorum addietro, per talune mi rendo conto che se ne stavano ben bene dove le avevo lasciate. Perchè lei, la Esse, dopo esserci scambiate quattro email e una mezza dozzina di frasi, mi ha fatto risalire d'un botto la bile: udite udite, non è cambiato di un pelo quello che di lei detestavo, e che non si è tolta di dosso a quanto pare. Compreso quel modo di esprimersi che, se vis-a-vis era scorretto come un italiano (leggi lingua italiana) che si è dato alla marjuana, scritto è peggio ancora. Non per niente in terza media fu bocciata, e mi meravigliai che non l'avessero bocciata prima giusto per togliermela di torno.
Ma la Esse era un mito. Abitavamo a un isolato di distanza io e lei. Già alle elementari speso e volentieri facevamo la strada assieme per andare a scuola, non fosse altro che per il fatto che, muovendoci alla stessa ora da casa, ci incrociavamo inderogabilmente all'attraversamento pedonale cinquanta metri più in là. E alle medie cinquanta metri nella direzione opposta, perchè caso vuole che pur cambiando scuola ci infilassero comunque nella stessa classe (CON SETTE SEZIONI CHE C'ERANO). Vabbè, a scuola ognuno aveva o ha le sue piccole croci. Qualche volta siamo anche state compagne di banco, poche per fortuna.
La Esse aveva grossi problemi a scuola: non era cattiva, era torda, ma di quelle torde che puoi sbatterci la testa contro e se ne accorgono mezz'ora dopo. Solo che per lei prendere un brutto voto era un'umiliazione: per questo cercava di rifarsi in altro modo della stima delle compagne che probabilmente non voleva perdere (ma ne aveva? Io l'ho sentita presa per il fondoschiena tante di quelle volte... almeno la metà di quanto prendevano in giro me per gli occhiali e i denti storti). Lei era quella che si faceva notare per i maglioni alla moda (fatti dalla sua mamma, tutti identici ma di diverso colore, anche belli, ma quel cinturone nero annodato sopra l'ho stampato nella testa... erano gli anni ottanta), che chiacchierava come un'oca di cose da oca, e che ogni primo giorno di scuola (mamma mia che fissa) mi chiedeva "ti ga trovà el moroso sta istà? Mi si sa, andavimo in motorin... el me portava pae sconte... soeo che no eo go più sentio da quando che so tornada casa... chissà parchè...". Ma era anche quella che se cercavo di evitarla magari partendo cinque minuti prima da casa al mattino per prendere il semaforo verde in anticipo rispetto al solito, il giorno dopo lei partiva da casa DIECI minuti prima, che non si sa mai, e mi aspettava al palo della luce con aria da "finta de niente sa...". Il tragitto casa-scuola chiedeva quasi mezz'ora di strada a piedi di adolescente, fate vobis.
E la stessa che prendeva cinque in qualsiasi materia nove volte su dieci, ma non te lo diceva mai: faceva i segnali di fumo. Ovvero, lei e io sedute ai lati opposti della classe: a me andava sempre bene qualsiasi compito scritto, eccezion fatta per i compiti di storia e quelli di storia dell'arte perchè per me le date abbinate a luoghi e nomi di personaggi sono fantascienza (e l'insegnante di artistica col suo parrucchino rosso-zucca la odiavo). A lei quell'unica volta su dieci in cui andava bene un compito faceva spalla a tizia, che facesse spalla a caio, che chiamasse tazio, che facesse segno a tuzia che voleva parlarmi (a segnali di fumo appunto, come dicevo io, ma in realtà era il conosciutissimo ALFABETO DEI SEGNI che abbiamo imparato tutti in prima elementare): G-O---C-I-A-P-A'---S-I-E-E-E-E-E!"! Bravaaaaa!!! Ecchemmenefregammèèèèè!!! Le restanti nove volte me ne accorgevo io di come andava, perchè abbassava la testa sul banco sconsolata. E io, bastarda dentro fuori e tutt'attorno già a dodici anni, facevo segno a tizio, che facesse spalla a caia, che chiamasse tazio, che dicesse a sempronia che volevo parlarle. "C-O-M-E--E'--A-N-D-A-T-A? I-O---H-O---P-R-E-S-O---N-O-V-E! " Risposta: "Ma moigheaaaaaa!!!" senza segni, a bocca spalancata ma senza un filo di voce, con mani e braccia in movimento ampio mandandomi inequivocabilmente... devo dirlo dove? E io ci andavo anche, ma ridendomela di gusto, ma di un gusto sadico, ripagata nell'animo di quelle bugie infantili che dovevo sorbirmi per tutti i tragitti casa-scuola, dei suoi racconti pallosissimi di cose che secondo lei aveva fatto mentre anche uno scimpanzè avrebbe capito che erano invenzioni di una adolescente con bisogno di stima.
Ero una grandissima str@@@za, ma lei era una piattola. E nei miei ricordi è rimasta un mito. Che ci vuole una bella costanza a starmi alle costole per cinque anni (io ho cambiato scuola in terza elementare), non è da sottovalutare l'impegno!
Insomma, io e la Esse ci siamo reincrociate virtualmente dopo venticinque anni. E' cambiata, si: è diventata una barca (ma visto che lo sono pure io è meglio che stia buona buona), si è fatta una famiglia (lo ha trovato davvero alla fine quel moroso), ma la faccia è rimasta uguale identica a quella che aveva, non è cambiata di un pelo. E coniuga ancora male i verbi, in dialetto veneto per giunta come allora, allunga le vocali finali come faceva, ed è ancora convinta di essere una delle mie migliori amiche, tanto da offrirmi supporto morale in questa "tanto delicata fase della mia esistenza" (cito una delle sue dolci e consolanti frasi: "conosco una persona che è stata operata dieci volte di tumore e la chemio le ha fatto metter su CINQUANTA CHILI, ed è ottimista". Non fatemi commentare, vi prego).
E vabbè, che ci posso fare, ognuno è fatto a modo suo, rimane per me ignoto come possa essere possibile che per qualcuno il tempo che passa non lasci inalterata solo la bellezza della pelle e l'assenza di punti neri, che già di per sè è gran cosa.
Però sono da ammirare le buone intenzioni, dai. Su questo non c'è dubbio. E se è vero che se dici a una persona quello che vuol sentirsi dire l'avrai conquistata, stavolta mi ci metto di buzzo buono e non la prendo in giro più. O almeno voglio provarci. Per davanti. Ma per dietro...
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19 commenti:
E' una cosa che non ho maicapito di FB, se non hai contatti con una persona per tanti anni, perchè dovresti cercarla e stringere amicizia, ci sarà pure un perchè se per tanti anni non vi siete frequentate!
E' una cosa che non ho maicapito di FB, se non hai contatti con una persona per tanti anni, perchè dovresti cercarla e stringere amicizia, ci sarà pure un perchè se per tanti anni non vi siete frequentate!
Non ci siamo frequentate per lo stesso motivo per cui non ho frequentato più la stragrande maggioranza delle persone che conoscevo a 13 anni: i miei genitori si sono separati di punto in bianco e siamo andati a stare lontano da dove vivevamo prima, era inevitabile che ci perdessimo...
Non ci siamo frequentate per lo stesso motivo per cui non ho frequentato più la stragrande maggioranza delle persone che conoscevo a 13 anni: i miei genitori si sono separati di punto in bianco e siamo andati a stare lontano da dove vivevamo prima, era inevitabile che ci perdessimo...
mi hai fatto morire dal ridere...per il racconto e per come l hai scritto raccontato....COMICISSIMA la tua amica (posso chiamarla così?)
Se non ti secca troppo Mamigà mi sono linkata il tuo blog tra i preferiti... così nn mi perdo mai un post o quasi... Posso?
Se non ti secca troppo Mamigà mi sono linkata il tuo blog tra i preferiti... così nn mi perdo mai un post o quasi... Posso?
LAURA non c'è bisogno di chiedere!
LAURA non c'è bisogno di chiedere!
ecco perchè non mi piace facebook...un sacco di gente che eri riuscito a toglierti di torno e di mente non solo ti ritrova.. ma ti manda LA RICHIESTA DI AMICIZIA......e si ricomincia da capo..!
ecco perchè non mi piace facebook...un sacco di gente che eri riuscito a toglierti di torno e di mente non solo ti ritrova.. ma ti manda LA RICHIESTA DI AMICIZIA......e si ricomincia da capo..!
Mamigà mi hai fatto morire dal ridere e poi ora che so come è la tua voce me la sono letta giusta giusta comunque ora sai perchè sono "invisibile" in facebook a parte per le amiche attuali!un bacioAnna76p.s. complimenti per il vestitino nuovo al blog!
Mamigà mi hai fatto morire dal ridere e poi ora che so come è la tua voce me la sono letta giusta giusta comunque ora sai perchè sono "invisibile" in facebook a parte per le amiche attuali!un bacioAnna76p.s. complimenti per il vestitino nuovo al blog!
ussignur...io uso facebook con un nome fasullo ( avresti mai pensato che gabibba non è il mio vero cognome???)ci sono entrata per i giochini e delle vecchie conoscenze non mi importa nulla:-)
ussignur...io uso facebook con un nome fasullo ( avresti mai pensato che gabibba non è il mio vero cognome???)ci sono entrata per i giochini e delle vecchie conoscenze non mi importa nulla:-)
poverina.
dico la tua ex compagna di scuola.
una vita a credere di esserti amica e non sapere che non la sopporti.
:(
poverina.
dico la tua ex compagna di scuola.
una vita a credere di esserti amica e non sapere che non la sopporti.
:(
@Ehvivi: mah, credo che lei di notte dorma comunque, nonostante tutto... E se non dorme non è certo per questo angosciante peso nei miei riguardi
@Ehvivi: mah, credo che lei di notte dorma comunque, nonostante tutto... E se non dorme non è certo per questo angosciante peso nei miei riguardi
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