Ore 17.45: Trippa e il teppistello stanno combinando il solito mezzo disastro nel vialetto. Ovviamente nella foga del "corri di qua corri di là prendi il pallone no lancialo petta che sennò va di là della rete dammi il pallone è mio no è mio no è mio mamaaaaaaaa!!!" nessuno dei due guarda dove va e STOK! Trippa si sbuccia un ginocchio contro la pila di mattoni lungo il muretto. Sirene spiegate, tragedia greca, Mamigà prima lo cazzia perchè sarà la tremillesima volta che avrebbe dovuto guardare avanti mentre correva e non l'ha fatto, poi si arma di cotone e disinfettante e cura il ferito grave. Infine pronuncia la parolina magica: "cerottinoooooo"! ARGH! Altra tragedia. "Il ceroto no mamaaaaaaa! fa male! Non lo vogliooooo, anche se ha i colori, fa male il cerotooooooooo!". Dopo vani tentativi di convincimento anche Mamigà si stufa, tira un urlo categorico e il cerotto blu con relativi gattini che vanno in tandem disegnati va a giusta destinazione. Preciso, cerotto di 4 x 1.5cm, non due metri quadrati.
Per un buon tre quarti d'ora un bambino di tre anni e poco più se n'è andato su e giù per il vialetto zoppicando a gambe larghe tenendosi un cerotto con la mano sul ginocchio, neanche avesse una gamba ingessata. Finchè il teppistello, caduto di brutto dalla bicicletta e la bicicletta addosso a lui, non esclama duro: "Vedi Gabbielle, io non piango neanche se ho sangue. Io sono più bravo di te. E tu piangi anche all'asilo e io no."
"Io non piango più all'asilo".
"Ma quando cadi si, e io no. Neanche se ho sangue".
Stranamente il bambino fintoingessato è guarito di colpo.
Per un buon tre quarti d'ora un bambino di tre anni e poco più se n'è andato su e giù per il vialetto zoppicando a gambe larghe tenendosi un cerotto con la mano sul ginocchio, neanche avesse una gamba ingessata. Finchè il teppistello, caduto di brutto dalla bicicletta e la bicicletta addosso a lui, non esclama duro: "Vedi Gabbielle, io non piango neanche se ho sangue. Io sono più bravo di te. E tu piangi anche all'asilo e io no."
"Io non piango più all'asilo".
"Ma quando cadi si, e io no. Neanche se ho sangue".
Stranamente il bambino fintoingessato è guarito di colpo.
3 commenti:
il cerotto non è strettamente necessario: se le sbucciature prendono aria cicatrizzano prima :)
Eventulamente se trippa non volesse più i cerottini blu coi gattini li prendo io!
Il cerotto è necessario se dopo la sbucciatura hai intenzione di continuare a rotolarti ovunque, se non altro per non insanguinare pallone pantaloncini giochi altrui ecceteranda.
Prendo nota della possibilità di mandarti i cerottini coi mici :)))
Io adoro il tuo trippotto!! ^__^
Mi fa sbellicare...
Con questo racconto mi hai fatto ricordare quante sbucciature avessi e quanto fossi caparbia già da bimba e quanto coraggiosa anche (ora sono più paurosa)...volevo imparare ad andare in bicicletta, cadevo, cadevo e testardissima ci risalivo e ricominciavo da capo, con una faccia decisa...(mi raccontavano a casa ovviamente non potevo vedermi in faccia). Nemmeno mi accorgevo delle sbucciature...poi quando tornavo a casa o dalla nonna, via di medicazioni con tanto di cerotto...però i miei erano sempre quelli normali...color carne, quelli dei grandi, uffi...anche io li voglio i cerottini con i mici! Adesso me li metterei eh...fanno trandy! ^___^
bacione a trippetta!
Liù ^+^
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