sabato 9 giugno 2007

Tacsi e Tacsa

Da un paio di settimane abbiamo altri due coinquilini con cui dividere lo spazio: Tacsi e Tacsa. Non sono animali, non sono parenti, sono i figli di mio figlio e hanno lui un anno, lei quattro compiuti ieri. Gabri li educa, li sgrida se necessario, li manda a lavarsi le mani prima di sedersi a tavola, li invita a salire in auto quando si va da qualche parte, li cura quando hanno la febbre e li fa sedere a tavola all'ora di cena. Insomma è un papà decisamente in gamba. Solo che nessuno sa come sono fatti Tacsi e Tacsa, perchè li vede solo lui.
Ero preoccupata dal fatto che mio figlio avesse due amici immaginari, ma quando ne ho parlato con la maestra di asilo mi ha spiegato che cosa sta succedendo e mi sono tranquillizzata. Trippa ha bisogno di stare con altri bambini. Non avendo per ora altri fratelli o sorelle con cui giocare, se li è inventati, e logicamente all'asilo non ne parla mai perchè lì non ne ha bisogno visto che i bambini ci sono già e sono reali. Peccato che dei bambini dei vicini uno è il teppistello e tra due settimane trasloca, l'altro è quasi sempre malato e non esce quasi mai. Tra poco l'asilo finisce, vedrò di organizzarmi e portarlo più spesso al parco, anche se sono dodici chilometri per arrivare a quello più vicino. Oppure mi sforzerò di vincere il mio senso di riguardo e accettare l'invito della mamma di Alessandro per portarli a giocare assieme, anche se purtroppo Ale non potrà mai venire a giocare qui perchè è allergico a millanta cose gatti compresi.
Però secondo me è un passo avanti questo. Prima di andare all'asilo Gabri aveva timore dei bambini. Adesso li cerca e anche quando vado a prenderlo alla materna all'una  ci vuole un po' prima che si stacchi da loro. La cosa mi allieta non poco. Vederlo socializzare mi rallegra e mi rassicura del fatto che non è scontroso e introverso come ero io alla sua età.

1 commento:

utente anonimo ha detto...

anche Piui non ha molti bimbi con cui giocare, è piuù piccolo di trippa...ma se fossimo vicine...