In questi giorni mi sento sempre molto stanca, stremata. La scorsa notte l'ho passata con un mal di testa fortissimo che non mi ha voluto lasciar dormire, e mi sono alzata ancora più stanca di ieri sera. Non so cosa mi stia succedendo. Avrei voglia di rimanere a letto tutto il giorno, e benchè io sappia che non è possibile ogni tanto - ahimè - mi addormento sul divano fingendo di ascoltare mio figlio che mi legge le favole. Ultimamente la sua preferita è questa:
C'era una volta un principe che voleva sposare una principessa, ma ella doveva essere una principessa vera, una fanciulla di sangue blu. Perciò se ne andò in giro per il mondo cercando la giovinetta dei suoi sogni. Di fanciulle che affermavano di essere vere principesse egli ne trovò moltissime, ma al momento di sposarsi il principe era assalito da un dubbio: " Sarà proprio una principessa di sangue blu, oppure no? ". Qualcosa, infatti, nel loro modo o nel loro portamento era poco reale e non convinceva del tutto il principe. Egli quindi non si decideva a sceglierne alcuna e, infine, dopo tanto vagare per il mondo, se ne tornò al suo castello, deluso per non aver trovato ciò che desiderava. Una sera si scatenò un temporale: i lampi si incrociavano, il tuono brontolava, cadeva una pioggia torrenziale: non si era mai vista una bufera così!. Qualcuno bussò alla porta del castello, e il vecchio re si affrettò ad aprire. Era una principessa. Ma come l'avevano ridotta la pioggia e il temporale! L'acqua cadeva a rivoli dai suoi capelli e dai suoi vestiti, e le entrava nelle scarpe, uscendone dalla suola. Tuttavia ella si presentò affermando di essere una vera principessa. "E' ciò che sapremo presto " pensò la vecchia regina, e senza dire nulla a nessuno entrò in una camera e mise un pisello nel letto che era in mezzo alla stanza. Quindi prese venti materassi, li stese uno sopra l'altro sul pisello, e vi aggiunse ancora venti piumini. Era quello il letto destinato alla principessa sconosciuta. La principessa venne accompagnata nella camera che le era stata destinata, e si coricò. Ma, per quanto fosse sfinita dalla stanchezza, non riusciva assolutamente ad addormentarsi. Da qualunque parte si girasse, sentiva sempre qualcosa di duro che le dava fastidio. L'indomani mattina, il re la regina e il principe bussarono alla sua porta, le diedero il buon giorno e le chiesero come avesse passato la notte.
- Male! Molto male! - ella rispose - Non ho potuto chiudere occhio! Dio solo sa quello che c'era nel letto! Era qualcosa che mi ha fatto venire la pelle livida. Che supplizio ho dovuto sopportare per tutta la notte! Ho provato a guardare fra le lenzuola. Ma non ho trovato nulla.
Il re, la regina e il giovane principe si diedero uno sguardo d'intesa: dalla risposta della fanciulla essi avevano capito che si trattava di una vera principessa! Ella aveva infatti sentito un pisello attraverso venti materassi e venti piumini. Chi mai, se non una vera principessa, una principessa di sangue blu poteva avere una pelle così delicata e sensibile? Il principe, convinto ormai che si trattava di una giovane di sangue reale, la scelse subito come sposa. Il pisello fu messo nel museo, dove credo si trovi ancora, a meno che qualche persona non lo abbia portato via. Ecco, bambini, vi ho raccontato una storia vera, vera come la bella principessa.
E' una favola che mi chiede di raccontargli ogni sera, è vecchissima tanto che ricordo che me la raccontava mia madre da piccina.
Anzi, già che ci sono vorrei segnalare questo sito per le mamme, per chi non lo conoscesse: http://www.letturegiovani.it
A parte questo, ieri mattina c'è stata la festina di fine anno alla scuola materna. Mio figlio ahimè come previsto, non ha voluto fare nessuna delle piccole recite e canzoncine con gli altri bambini. Al solito, se il mondo va a destra lui deve andare a sinistra, e viceversa. Per fortuna le maestre accettano questo suo lato del carattere e non ne fanno un grosso problema, probabilmente non è l'unico bambino ad essere fatto così. Sinceramente un po' mi dispiace di non averlo visto con gli altri bambini, ma non posso farci niente. Arriverà anche per lui il momento giusto per gettarsi nella mischia. Però ecco, per buttarsi nel buffet non ha avuto paura, e questo mi sa tanto che l'ha preso da suo padre...
Ogni volta che mi trovo con tutte le altre mamme dell'asilo non faccio altro che confermare a me stessa l'idea di non riuscire ad andarci particolarmente d'accordo. Non so, tutte le altre mi sembrano così affiatate, fanno tutte quelle moine tra di loro, io mi sento un pesce fuor d'acqua. Sembra che tutte si conoscano da sempre, anche se magari non è così. A me non piace fare l'ochetta come tante, e anche se da un lato ne vado orgogliosa dall'altro mi dispiace di rimanere spesso sola. E del resto ha anche ragione Papigà quando mi rimprovera di guardare sempre le altre persone come una tigre guarda un'altra tigre, con fare estremamente diffidente e pronta a reagire al minimo stimolo che esce dalle righe. Ha ragione. Ieri prima di pranzo Papigà ha telefonato a mia madre per informarla di alcune cose, e ia madre gli ha risposto "se succede tal cosa faccio la finta tonta". La finta tonta. E' sempre stato il sistema di mia madre per tirarsi fuori dai pasticci. E questo sistema l'ho adottato anche io per tanto tempo, finchè non mi sono resa conto che se fai la finta tonta prima o poi qualcuno ti crede e ti tratta da tonta per davvero, e per una persona intelligente (o almeno io credo di esserlo) è non solo umiliante, ma preclude infinite possibilità. Forse è a questo che sto reagendo senza volerlo. Forse sono sempre sulle difensive per non far credere al mondo quello che non è, neanche avessi potenziali nemici ovunque. Devo darmi decisamente una calmata o i miei nervi scoppieranno prima o poi, creando attorno a me il deserto.
C'era una volta un principe che voleva sposare una principessa, ma ella doveva essere una principessa vera, una fanciulla di sangue blu. Perciò se ne andò in giro per il mondo cercando la giovinetta dei suoi sogni. Di fanciulle che affermavano di essere vere principesse egli ne trovò moltissime, ma al momento di sposarsi il principe era assalito da un dubbio: " Sarà proprio una principessa di sangue blu, oppure no? ". Qualcosa, infatti, nel loro modo o nel loro portamento era poco reale e non convinceva del tutto il principe. Egli quindi non si decideva a sceglierne alcuna e, infine, dopo tanto vagare per il mondo, se ne tornò al suo castello, deluso per non aver trovato ciò che desiderava. Una sera si scatenò un temporale: i lampi si incrociavano, il tuono brontolava, cadeva una pioggia torrenziale: non si era mai vista una bufera così!. Qualcuno bussò alla porta del castello, e il vecchio re si affrettò ad aprire. Era una principessa. Ma come l'avevano ridotta la pioggia e il temporale! L'acqua cadeva a rivoli dai suoi capelli e dai suoi vestiti, e le entrava nelle scarpe, uscendone dalla suola. Tuttavia ella si presentò affermando di essere una vera principessa. "E' ciò che sapremo presto " pensò la vecchia regina, e senza dire nulla a nessuno entrò in una camera e mise un pisello nel letto che era in mezzo alla stanza. Quindi prese venti materassi, li stese uno sopra l'altro sul pisello, e vi aggiunse ancora venti piumini. Era quello il letto destinato alla principessa sconosciuta. La principessa venne accompagnata nella camera che le era stata destinata, e si coricò. Ma, per quanto fosse sfinita dalla stanchezza, non riusciva assolutamente ad addormentarsi. Da qualunque parte si girasse, sentiva sempre qualcosa di duro che le dava fastidio. L'indomani mattina, il re la regina e il principe bussarono alla sua porta, le diedero il buon giorno e le chiesero come avesse passato la notte.
- Male! Molto male! - ella rispose - Non ho potuto chiudere occhio! Dio solo sa quello che c'era nel letto! Era qualcosa che mi ha fatto venire la pelle livida. Che supplizio ho dovuto sopportare per tutta la notte! Ho provato a guardare fra le lenzuola. Ma non ho trovato nulla.
Il re, la regina e il giovane principe si diedero uno sguardo d'intesa: dalla risposta della fanciulla essi avevano capito che si trattava di una vera principessa! Ella aveva infatti sentito un pisello attraverso venti materassi e venti piumini. Chi mai, se non una vera principessa, una principessa di sangue blu poteva avere una pelle così delicata e sensibile? Il principe, convinto ormai che si trattava di una giovane di sangue reale, la scelse subito come sposa. Il pisello fu messo nel museo, dove credo si trovi ancora, a meno che qualche persona non lo abbia portato via. Ecco, bambini, vi ho raccontato una storia vera, vera come la bella principessa.
E' una favola che mi chiede di raccontargli ogni sera, è vecchissima tanto che ricordo che me la raccontava mia madre da piccina.
Anzi, già che ci sono vorrei segnalare questo sito per le mamme, per chi non lo conoscesse: http://www.letturegiovani.it
A parte questo, ieri mattina c'è stata la festina di fine anno alla scuola materna. Mio figlio ahimè come previsto, non ha voluto fare nessuna delle piccole recite e canzoncine con gli altri bambini. Al solito, se il mondo va a destra lui deve andare a sinistra, e viceversa. Per fortuna le maestre accettano questo suo lato del carattere e non ne fanno un grosso problema, probabilmente non è l'unico bambino ad essere fatto così. Sinceramente un po' mi dispiace di non averlo visto con gli altri bambini, ma non posso farci niente. Arriverà anche per lui il momento giusto per gettarsi nella mischia. Però ecco, per buttarsi nel buffet non ha avuto paura, e questo mi sa tanto che l'ha preso da suo padre...
Ogni volta che mi trovo con tutte le altre mamme dell'asilo non faccio altro che confermare a me stessa l'idea di non riuscire ad andarci particolarmente d'accordo. Non so, tutte le altre mi sembrano così affiatate, fanno tutte quelle moine tra di loro, io mi sento un pesce fuor d'acqua. Sembra che tutte si conoscano da sempre, anche se magari non è così. A me non piace fare l'ochetta come tante, e anche se da un lato ne vado orgogliosa dall'altro mi dispiace di rimanere spesso sola. E del resto ha anche ragione Papigà quando mi rimprovera di guardare sempre le altre persone come una tigre guarda un'altra tigre, con fare estremamente diffidente e pronta a reagire al minimo stimolo che esce dalle righe. Ha ragione. Ieri prima di pranzo Papigà ha telefonato a mia madre per informarla di alcune cose, e ia madre gli ha risposto "se succede tal cosa faccio la finta tonta". La finta tonta. E' sempre stato il sistema di mia madre per tirarsi fuori dai pasticci. E questo sistema l'ho adottato anche io per tanto tempo, finchè non mi sono resa conto che se fai la finta tonta prima o poi qualcuno ti crede e ti tratta da tonta per davvero, e per una persona intelligente (o almeno io credo di esserlo) è non solo umiliante, ma preclude infinite possibilità. Forse è a questo che sto reagendo senza volerlo. Forse sono sempre sulle difensive per non far credere al mondo quello che non è, neanche avessi potenziali nemici ovunque. Devo darmi decisamente una calmata o i miei nervi scoppieranno prima o poi, creando attorno a me il deserto.
6 commenti:
Sai che invidio la principessa di questa favola? Eh sì.. sarebbe così comodo essere come lei, una "principessa" che non si fa il minimo scrupolo per una scomodità e non esita a chiedere e chiedere..
La mia piccola Dafne é nata! é venuta al mondo con una manina sulla fronte con una pelle incredibilmente rosea senza un graffietto e con gli occhietti belli vispi. Mamigià, non m'immaginavo che diventare mamma fosse una goia così piena!!
Io, per il troppo bene che le sto volendo, mi sento così vulnerabile..
Un bacio a tutte le mamme! Ci sono anch'io ora!!
ps: Ma è normale avere un marito che è tremendamente geloso se dicono che lei somiglia a me? Letizia
Che bello, aspettavo questa notizia! auguroni di cuore, e auguri doppi di una vita felice a Dafne!
Non so se sia normale o no avere un marito geloso perchè dicono che la figlia somiglia a te, perchè mio figlio somiglia a suo padre e quindi lui ne è ovviamente immensamente fiero. In compenso un po' gelosa lo sono io, anche se tutto sommato va bene così perchè non si deve tenere a vita il mio mento sporgente e il naso a patata :)))))
quando me la raccontava mia mamma io non credevo si trattasse di un pisello di quelli verdi da mangiare perchè era troppo piciclo non potevi sentirlo sotto venti materassi: era illogico.
Allora doveva essere un pisello come quello del papà.
Mia mamma ci metteva del buono a spiegarmi che non era come dicevo io.
Per le altre mamme: rilassati fai un bel respiro e fai un po' di recita. Magari scopri che nel mucchio ce n'è un altra che fa la recita per non stare da sola e ci leghi ;)
Conoscevo la favola, ma è bello riscoprirla: Grazie per averla postata :)
Per le mamme dell'asilo(e anche delle elementari) non posso che capirti: anch'io vedo le altre che chiaccherano come amiche di vecchia data(e forse lo sono davvero) e mi piacerebbe far parte del loro gruppetto, ma il mio timore è quelo di esser invadente. In fondo i miei figli li porto e li vado a prendere e lo star a chiaccherare tutta mattina davanti alla scuola non è da me. Mi consolo però con quelle che sto cercando di conoscere :) Magari anche tu potresti provare a farti amica la mamma del migliore amico di Trippa :)
@Laura: ma eri così depravata anche da piccolina? ;PPPPP Per le mamme grazie per il consiglio, effettivamente può essere proprio come dici tu. In ogni caso rimando le indagini a settembre, per fortuna o purtroppo tra quindici giorni Big Ben dice stop .
@Jane: Felice di non essere l'unica a vivere così sta cosa. Nota: la mamma del migliore amico di Trippa ha... vent' anni... e con tutta la più buona volontà di questo mondo quattordici anni di differenza sono qualcosina...
@mamiga no non ro depravata ma come tutti i bambini avevo una logica ferrea e un pisello verde era troppo piccoloper fare un lavoro del genere quindi doveva esere un pisello più grosso. poco importava se doveva essere tagliato per fare parte nella storia
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